È stato firmato il decreto attuativo del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES UNICA del Mezzogiorno che mette a disposizione 1,8 miliardi di euro.
Possono beneficiare dell’agevolazione i soggetti titolari di reddito d’impresa che acquistano beni strumentali nuovi, anche mediante locazione finanziaria, da destinare a strutture produttive, esistenti o di nuova costituzione, localizzate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo.
Sono ammissibili gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024, facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativo alla:
- creazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento1;
- riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione.
Nello specifico, sono agevolabili le spese relative all’acquisto, o leasing, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie nonché l’acquisto di terreni e l’acquisizione, la realizzazione ovvero l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
L’investimento deve essere ricompreso tra un minimo di 200mila euro e un massimo di 100 milioni di euro.
L’effettivo sostenimento delle spese dovrà essere certificato da un revisore dei conti o da una società abilitata.
Il credito di imposta è differenziato per Regione, dimensione d’impresa ed entità dell’investimento. In particolare, spetta al:
- 40%in Calabria, Campania e Puglia;
- 30% in Basilicata, Molise e Sardegna;
- 15% in Abruzzo.
L’incentivo spetta al 50%, in due aree particolari, Taranto in Puglia e il Sulcis in Sardegna, interessate dal programma Just transition fund finanziato con i fondi europei.
Inoltre, le percentuali cambiano in base al valore del progetto ammissibile:
- sotto i 50 milioni di eruto i massimali aumentano:
- di 10 punti percentuali per le medie imprese;
- di 20 punti percentuali per le piccole imprese.
- oltre i 50 milioni di eurol’incentivo deve essere calcolato secondo la metodologia dell’“importo di aiuto corretto”.
Al di là delle percentuali sopra esposte, l’ammontare reale del credito d’imposta spettante sarà rideterminato tra gli aventi diritto dall’Agenzia dell’Entrate nel caso in cui le richieste superino i fondi disponibili.
Le comunicazioni potranno essere inviate a partire dal 12 giugno 2024 e fino al 12 luglio 2024.
Per maggiori informazioni: info@iniziativa.cc