La Commissione ha adottato il primo programma di lavoro annuale di Erasmus+ per il periodo 2021-2027. Saranno stanziati €26,2 miliardi (rispetto ai 14,7 miliardi di € del periodo 2014-2020), integrati da circa €2,2 miliardi provenienti da strumenti esterni.
Il programma, nuovo e migliorato, finanzierà progetti di mobilità per l’apprendimento e di cooperazione transfrontaliera per 10 milioni di cittadini europei di tutte le età e di ogni estrazione. Il programma punta a essere ancora più inclusivo e a sostenere le transizioni verde e digitale, come stabilito nello spazio europeo dell’istruzione. Erasmus+ sosterrà inoltre la resilienza dei sistemi di istruzione e formazione di fronte alla pandemia.
L’adozione del programma di lavoro annuale apre la strada ai primi inviti a presentare proposte nell’ambito del nuovo programma Erasmus+, anch’essi pubblicati e già disponibili online. Qualsiasi organismo pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport può presentare domanda di finanziamento, avvalendosi dell’aiuto delle agenzie nazionali Erasmus+ presenti in tutti gli Stati membri dell’UE e nei paesi terzi associati.
Erasmus+ offre opportunità relative a periodi di studio all’estero, tirocini, apprendistati e scambi di personale in tutti gli ambiti dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. È aperto agli alunni delle scuole e agli studenti dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale, ai discenti adulti, ai giovani che partecipano a uno scambio, agli animatori giovanili e agli allenatori sportivi.
I finanziamenti per la mobilità rappresentano il 70% del budget. Il restante 30% finanzia progetti di cooperazione transfrontaliera tra università, scuole, istituti di formazione per insegnanti, centri di formazione per adulti, erogatori di istruzione e formazione professionale (es.: centri di eccellenza professionale) e altri operatori nel settore dell’apprendimento.
Le principali caratteristiche e novità di Erasmus+ 2021-2027 sono:
- Erasmus+ inclusivo: per offrire maggiori opportunità a coloro che ne hanno meno, comprese le persone provenienti da contesti culturali, sociali ed economici diversi e le persone che vivono in zone rurali e remote. Per le organizzazioni più piccole, come le scuole, le associazioni giovanili e i club sportivi, sarà più facile fare domanda grazie a partenariati su scala ridotta e all’uso di sovvenzioni semplificate. Il programma sarà inoltre + internazionale, per cooperare con i paesi terzi mediante scambi e progetti di cooperazione in tutto il mondo, che ora si estendono anche ai settori della formazione professionale, dell’istruzione e dello sport.
- Erasmus+ digitale: la pandemia ha evidenziato la necessità di accelerare la transizione digitale dei sistemi di istruzione e formazione. Erasmus+ sosterrà lo sviluppo delle competenze digitali, in linea con il piano d’azione per l’istruzione digitale. Renderà possibili scambi e formazione in ambito digitale di elevata qualità, mediante piattaforme quali eTwinning, School Education Gateway e il portale europeo per i giovani e incoraggerà i tirocini nel settore digitale.
- Erasmus+ verde: in linea con il Green Deal europeo, il programma offrirà incentivi finanziari ai partecipanti che utilizzano modi di trasporto sostenibili. Investirà inoltre in progetti di sensibilizzazione alle tematiche ambientali e agevolerà gli scambi relativi alla mitigazione della crisi climatica.
- Erasmus+ per i giovani: attraverso DiscoverEU e migliorate opportunità di scambio e cooperazione volte alla partecipazione giovanile.
I commenti della Commissione
Margaritis Schinas, Vicepresidente e Commissario per la Promozione dello stile di vita europeo, ha definito il lancio di Erasmus+ un “grande successo dell’Unione Europea”, che “continuerà a offrire opportunità di apprendimento a centinaia di migliaia di cittadini europei e dei paesi associati […] contribuendo a realizzare le ambiziose strategie per un’Europa più equa e più verde”.
“Spero vivamente che con questo bilancio saremo in grado di garantire che il programma possa raggiungere i suoi obiettivi e promuovere un vero Spazio europeo dell’istruzione e attuare il piano d’azione per l’istruzione digitale”, ha affermato Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani.
“La pandemia COVID-19 ha dimostrato il ruolo essenziale del digitale nel garantire la continuità educativa per scolari e studenti, e anche per gli adulti con telelavoro”, ha detto Gabriel. “Erasmus + svolgerà un ruolo chiave nella preparazione di individui e organizzazioni per la transizione digitale, contribuendo a sostenere le competenze di insegnanti, formatori e studenti di tutte le età per fare un uso intelligente e responsabile degli strumenti digitali”.
Erasmus + è in gran parte gestito dagli Stati membri. Per la prima volta dall’inizio del programma nel 1987, il Regno Unito è uscito da Erasmus + a seguito della Brexit.
Fonte: Commissione Europea
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