28 Mag

Finanza sostenibile e tassonomia UE: nuove iniziative della Commissione per dirigere i capitali verso attività sostenibili

Finanza sostenibile e tassonomia UE: nuove iniziative della Commissione per dirigere i capitali verso attività sostenibili

La Commissione europea ha adottato un ambizioso pacchetto completo di misure mirate a favorire i flussi di capitale verso attività sostenibili in tutta l’UE. Riorientando l’interesse degli investitori verso tecnologie e imprese più sostenibili, tali misure saranno determinanti per rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050 e fare dell’UE un leader mondiale nella definizione delle norme per la finanza sostenibile.

Il pacchetto include:

  • L’atto delegato relativo agli aspetti climatici della tassonomia UE, volto a promuovere gli investimenti sostenibili chiarendo quali attività economiche contribuiscono maggiormente al conseguimento degli obiettivi ambientali dell’UE. L’atto delegato sarà ufficialmente adottato alla fine di maggio;
  • Una proposta di direttiva sull’informativa in materia di sostenibilità delle imprese. Intesa a migliorare il flusso delle informazioni sulla sostenibilità nel mondo imprenditoriale, la direttiva armonizzerà la comunicazione delle informazioni sulla sostenibilità da parte delle imprese, in modo che le società finanziarie, gli investitori e il grande pubblico dispongano di informazioni comparabili e affidabili;
  • Infine, i sei atti delegati modificativi relativi ai doveri fiduciari e alla consulenza in materia di investimenti e assicurazioni garantiranno che le imprese finanziarie, ad esempio i consulenti, i gestori di attivi o gli assicuratori, includano la sostenibilità nelle loro procedure e nella consulenza in materia di investimenti fornita ai clienti.

Nella prospettiva del Green Deal Europeo, le imprese hanno bisogno di un quadro generale di sostenibilità sulla base del quale modificare i propri modelli aziendali. Per poter assicurare la transizione nel settore finanziario ed evitare un ecologismo “di facciata”, tutti gli elementi del pacchetto sono concepiti in modo da migliorare l’affidabilità e la comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità: il settore finanziario europeo sarà così al centro non solo di una ripresa economica sostenibile e inclusiva dalla pandemia di COVID-19, ma anche dello sviluppo economico sostenibile dell’Europa nel lungo periodo.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: “L’Europa è stata l’antesignana della riforma del sistema finanziario per sostenere gli investimenti volti a contrastare i cambiamenti climatici. Oggi stiamo compiendo un salto di qualità con la primissima tassonomia climatica, che aiuterà le imprese e gli investitori a sapere se i loro investimenti e le loro attività sono davvero verdi. Questo è un elemento fondamentale se vogliamo mobilitare gli investimenti privati nelle attività sostenibili e rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050. Si tratta di un gran passo avanti, che stiamo compiendo dopo aver condotto ampie consultazioni e avendo fatto il possibile per giungere a un risultato equilibrato e scientificamente fondato. Proponiamo inoltre norme migliori in materia di informativa sulla sostenibilità da parte delle imprese. Sviluppando norme europee, faremo tesoro delle iniziative internazionali e contribuiremo a rafforzarle.”

Mairead McGuinness, Commissaria per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, si è così espressa: “Il sistema finanziario svolge un ruolo cruciale nella realizzazione del Green Deal europeo e servono investimenti cospicui per rendere verde la nostra economia. Abbiamo bisogno che tutte le imprese facciano la loro parte, sia quelle che sono già a buon punto nell’inverdimento delle loro attività sia quelle che devono fare di più per essere sostenibili. Le nuove norme adottate oggi segnano una svolta nel settore finanziario. È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti e investire in modo sostenibile.”

 

26 Mag

LE AZIENDE ITALIANE TORNANO A PRODURRE IN PATRIA: INIZIATIVA E ANGELO CARILLO SU CAPITAL

LE AZIENDE ITALIANE TORNANO A PRODURRE IN PATRIA: INIZIATIVA E ANGELO CARILLO SU CAPITAL

Capital, la rivista che da 40 anni racconta e ispira le storie di successo di imprenditori, manager e innovatori italiani, esce con un interessante articolo sul Reshoring che vede l’intervento del nostro AD Ivo Allegro.

Dopo vent’anni di delocalizzazione, complice la spallata alla globalizzazione data dal Covid, le aziende italiane tornano a produrre in patria.

Il rientro delle produzioni da Asia e India nei Paesi di origine è al centro della nuova politica industriale europea ed internazionale. La prima ondata della pandemia ha rivelato i limiti dei sistemi basati su catene di fornitura distribuite in Paesi lontani.

Oggi il Reshoring rappresenta un’occasione di innovazione per recuperare competenze e valorizzare il Made in Italy, adeguando gli stabilimenti da un punto di vista ambientale e tecnologico ed aumentando Pil e occupazione.

“Dopo anni di delocalizzazioni in Cina o in India alla ricerca di bassi costi di produzione, profitti e nuovi mercati, le imprese si sono accorte che non conviene più”, spiega Ivo Allegro, fondatore di Iniziativa e vicepresidente del gruppo Piccola Industria Napoli. “Le condizioni di lavoro stanno cambiando anche nei Paesi emergenti, aumentano i dazi e i costi di logistica e la pandemia ha messo in evidenza le difficoltà di fornitura. In più le aziende si sono accorte di aver allevato e istruito la concorrenza, disperdendo quel know how manifatturiero e artigianale che faceva la differenza”.

Tra le prime aziende ad accorgersi di quanto il made in Italy sia un plus di mercato c’è la Angelo Carillo, azienda specializzata nel tessile per la casa, che grazie alla consulenza di Iniziativa è impegnata in un progetto di Reshoring parziale che riguarda i prodotti di alta gamma a marchio Reevèr.

Leggi l’articolo su Capital.

10 Mag

Il Partenariato per l’Advanced Computing in Europa lancia il 13° bando dedicato alle PMI europee

Il Partenariato per l’Advanced Computing in Europa lancia il 13° bando dedicato alle PMI europee

Sono aperte le candidature al 13° bando del programma SHAPE (SME HPC Adoption Programme in Europe), rivolto alle PMI europee con un’idea di business che potrebbe beneficiare dell’High Performance Computing (HPC) per aumentare la loro competitività.

 

Il programma SHAPE, lanciato dalla Partnership for Advanced Computing in Europe (PRACE), mira a lavorare con PMI selezionate per introdurre strumenti e tecniche basate sull’HPC nel loro ambiente aziendale, operativo o di produzione. L’obiettivo è facilitare il superamento delle barriere all’adozione dell’HPC, tra cui gli alti costi iniziali, la carenza di competenze interne e la mancanza di accesso alle risorse.

 

Le PMI vincenti potranno collaborare, per un periodo da 2 a 6 mesi, con un esperto PRACE nella valutazione e/o sviluppo delle loro soluzioni basate su HPC.

 

Sin dal suo inizio nel 2013, SHAPE ha consentito a oltre 60 PMI da tutta Europa e operanti in diversi campi (tra cui dinamica dei fluidi computazionali, fusione di acciaio, medicina, genomica, ambiente ed energie rinnovabili, intelligenza artificiale) di dimostrare i vantaggi concreti dell’utilizzo dell’HPC per migliorare la loro competitività. Attraverso la partecipazione a SHAPE, sono stati creati posti di lavoro, ridotti i costi, aggiudicati contratti e sono stati offerti servizi nuovi e innovativi.

 

La scadenza per presentare le candidature è il 1° giugno 2021.

Ulteriori informazioni su questo programma sono disponibili sul sito di PRACE.

07 Mag

Approvato il nuovo regolamento sullo European Institute of Innovation and Technology

Approvato il nuovo regolamento sullo European Institute of Innovation and Technology

Il Parlamento europeo ha approvato il regolamento e l’agenda strategica dell’European Institute of Innovation and Technology (EIT), che con un budget di €2,96 miliardi sosterrà gli innovatori in tutta Europa.

Il rinnovamento dell’EIT lo renderà più dinamico, semplificato, aperto e trasparente, per migliorare la ricerca e l’innovazione nell’UE e rispondere alla crisi legata alla pandemia.

Lo schema di innovazione regionale prevede un finanziamento addizionale per gli Stati membri che hanno meno membri coinvolti nelle Comunità di Conoscenza e Innovazione (CCI) dell’EIT. Dal 2021 al 2027 tale schema avrà un budget fisso, e dal 10% al 15% dei finanziamenti dell’EIT saranno destinati a rendere la partecipazione all’EIT più uniforme, promuovendo hub di innovazione nelle regioni meno coinvolte.

L’EIT continuerà le attività delle otto CCI esistenti in settori quali il cambiamento climatico, la produzione e la salute. Tra le principali caratteristiche dell’accordo c’è la creazione di due nuove CCI, la prima dedicata ai settori culturali e creativi, in partenza nel 2022, e la seconda attiva nei settori idrico, marino e marittimo a partire dal 2026.

La nona CCI fornirà formazione, servizi di accelerazione delle imprese e finanziamenti per le industrie creative e culturali in tutta Europa. L’EIT lancerà un bando di finanziamento questo autunno per sostenerne la formazione. Pur non avendo ancora un budget fisso, la CCI per le industrie culturali e creative riceverà un importo fisso per l’avvio, con la possibilità di aumentare gradualmente i finanziamenti se i risultati saranno positivi. Nei prossimi sette anni, insieme alla futura CCI per il settore idrico, potrà ottenere fino al 10% del bilancio dell’EIT.

La CCI si affiancherà al Nuovo Bauhaus Europeo, altro progetto dell’UE che coniuga innovazione e cultura con l’obiettivo di trasformare il Green Deal europeo in un movimento culturale e architettonico. Non è chiaro se i due progetti avranno sinergie, ma gli sforzi riflettono il ritrovato interesse del sistema di ricerca dell’UE per le industrie culturali e creative.

05 Mag

Pronto al lancio il Programma per il Mercato Unico dell’UE

Pronto al lancio il Programma per il Mercato Unico dell’UE

Con un budget di €4,2 miliardi nel periodo 2021-2027, il Single Market Programme fornisce un pacchetto integrato per sostenere e rafforzare la governance del mercato unico, inclusi servizi finanziari.

L’approvazione del Programma per il Mercato Unico mira a consolidare un’ampia gamma di attività, in precedenza finanziate separatamente, in un unico programma coerente, semplice e flessibile, per ridurre le sovrapposizioni e migliorarne il coordinamento. Il programma fornirà un miglior rapporto qualità-prezzo per i cittadini dell’UE, consentendo di concentrarsi sulle priorità essenziali per la ripresa economica. Inoltre, il programma sosterrà una migliore applicazione del diritto dell’Unione e promuoverà la competitività delle PMI, anche attraverso l’Enterprise Europe Network e Erasmus per giovani imprenditori.

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo per un’Europa adatta all’Era Digitale, ha dichiarato: “Un mercato unico ben funzionante ha un impatto significativo e positivo su occupazione, crescita e salute; offre una maggior scelta e prezzi più bassi per i consumatori. E consente alle aziende di scambiare prodotti e servizi. Il nuovo regolamento sul Single Market Programme renderà il mercato unico più efficace e contribuirà a una ripresa sostenibile e a transizioni verdi e digitali di successo “.

Thierry Breton, il Commissario per il Mercato Interno, ha aggiunto: “l’accordo sul primissimo programma dell’UE per rafforzare il mercato unico in tutta la sua diversità è un buon segno per gli anni a venire. Ne trarranno vantaggio concretamente i cittadini, i consumatori e le aziende, in particolare le PMI che continuano a essere profondamente colpite dalla pandemia.”

Il nuovo Programma per il Mercato Unico:

  • Migliorerà il funzionamento del mercato interno, anche attraverso una migliore sorveglianza del mercato e una politica di concorrenza rafforzata che contribuisca ad un “level playing field”;
  • Incoraggerà la competitività delle imprese, in particolare delle PMI, per integrare il sostegno finanziario offerto tramite Invest EU;
  • Garantirà la standardizzazione europea e lo sviluppo degli standard internazionali di rendicontazione e revisione finanziaria e non;
  • Garantirà un livello elevato di protezione dei consumatori e sicurezza dei prodotti, promuovendo gli interessi dei consumatori e degli utenti finali;
  • Incentiverà un elevato livello di salute per gli esseri umani, gli animali e le piante lungo tutta la catena alimentare;
  • Faciliterà la produzione e comunicazione di statistiche di alta qualità sull’Europa, in collaborazione con gli uffici statistici nazionali.

Il regolamento sul Programma per il Mercato Unico sarà pubblicato nei prossimi giorni nella Gazzetta ufficiale dell’UE e si applicherà retroattivamente dal 1 ° gennaio 2021.

 

Fonte: Commissione Europea.

04 Mag

Il Parlamento Europeo approva il nuovo Programma Spaziale dell’UE

Il Parlamento Europeo approva il nuovo Programma Spaziale dell’UE

Il Programma Spaziale dell’UE 2021-2027, approvato durante l’ultima sessione plenaria del Parlamento Europeo, riceverà una dotazione finanziaria di €14,8 miliardi. Il programma ambisce a promuovere l’innovazione e rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nel settore spaziale.

La maggior parte del budget verrà assegnata a Galileo ed EGNOS, i sistemi di navigazione satellitare globale e regionale dell’UE, ed a Copernicus, il programma UE di osservazione della Terra.

Il programma finanzierà anche la sicurezza spaziale, come il programma Space and Situational Awareness (SSA) e la nuova iniziativa Governmental Satellite Communication (GOVSATCOM) per sostenere la protezione delle frontiere, la protezione civile e gli interventi umanitari.

Infine, il programma affida nuovi compiti alla European Global Navigation Satellite Systems (GNSS) Agency, trasformandola nella nuova EU Agency for the Space Programme.

“Con un budget ambizioso e una chiara governance, il nuovo Programma Spaziale definisce il quadro giuridico per promuovere l’innovazione, aumentare la competitività industriale e l’autonomia strategica dell’UE, garantendo la nostra leadership tecnologica a livello globale”, ha affermato il relatore Massimiliano Salini (PPE, IT), aggiungendo che “come dimostrato durante la pandemia, l’applicazione delle tecnologie spaziali può essere fondamentale per l’attuazione di politiche pubbliche attraverso servizi di monitoraggio e tracciamento. Creando le condizioni per lo sviluppo dei mercati spaziali, l’economia spaziale dell’UE svolgerà un ruolo fondamentale nella ripresa della nostra Unione”.

Il regolamento entrerà in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2021.

03 Mag

Al via la terza edizione del concorso “Capitale Europea del Turismo Intelligente”

Al via la terza edizione del concorso “Capitale Europea del Turismo Intelligente”

L’edizione 2022 premierà due città europee in grado di proporre e attuare pratiche eccezionali, innovative e sostenibili in ambito turistico.

 

Il settore del turismo svolge un ruolo cruciale nel generare crescita e occupazione nell’UE, e la CE intende sfruttare il potenziale inutilizzato nell’area del turismo intelligente. Promuovere l’innovazione, l’accessibilità e la sostenibilità è un passo cruciale per mantenere il turismo europeo all’avanguardia a fronte della crisi causata  dalla pandemia di COVID-19.

 

L’European Capital of Smart Tourism 2022 è un’iniziativa finanziata nell’ambito del programma UE COSME e mira a rafforzare lo sviluppo innovativo generato dal turismo nelle città europee, aumentando la loro attrattività e rafforzando la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Inoltre, il concorso mira a stabilire un quadro per lo scambio di buone pratiche tra le città che partecipano al concorso, creando opportunità di cooperazione e nuovi partenariati.

 

Il concorso è aperto alle città di tutta l’UE e dei paesi non UE partecipanti al programma, chiamate a dimostrare le loro pratiche turistiche innovative in quattro aree:

  • accessibilità
  • sostenibilità
  • digitalizzazione
  • patrimonio culturale e creatività.

 

Le candidature verranno inizialmente valutate da un gruppo di esperti indipendenti. Nella seconda fase, alle 7 città selezionate verrà chiesto di presentare la propria candidatura davanti alla giuria europea. A novembre 2021, la giuria annuncerà le due capitali europee del turismo intelligente 2022.

Le vincitrici dell’edizione 2020 sono state Goteborg e Malaga, mentre Helsinki e Lione hanno vinto il concorso inaugurale e hanno detenuto congiuntamente i titoli di Capitali europee del turismo intelligente 2019.

La scadenza per presentare le candidature è il 16 giugno 2021.

 

Per maggiori informazioni: sito della Commissione Europea.