L’Industria 5.0 è un paradigma emergente per un’industria “a prova di futuro” che va oltre l’efficienza e la produttività, ripristinando e rigenerando le risorse planetarie e fornendo all’Unione Europea stabilità economica, sociale e materiale. Si basa su tre pilastri: centralità umana, sostenibilità e resilienza.
La Comunità di Pratiche Industria 5.0 (CoP 5.0) della Commissione Europea riunirà un’ampia gamma di parti interessate dell’ecosistema europeo dell’innovazione per condividere buone pratiche, co-creare azioni per implementare l’Industria 5.0, contribuire all’attuazione della Nuova Agenda Europea per l’Innovazione (NEIA) e fornire una piattaforma per consentire ai membri di fare rete e stabilire nuove collaborazioni.
Mira, inoltre, a creare una proposta di valore per le parti interessate a livello locale, regionale, nazionale ed europeo per promuovere e applicare i principi e le pratiche dell’Industria 5.0. La CoP 5.0 faciliterà l’opportunità per le parti interessate di condividere idee, promuovere sinergie e ricevere supporto nella trasformazione dei modelli di business tradizionali in modelli di maggiore impatto.
Lo sviluppo della CoP 5.0 seguirà un approccio graduale, iniziando con una fase pilota di un anno (terzo trimestre 2023 – terzo trimestre 2024), che porterà alla fine alla creazione di una comunità di pratica pienamente funzionante del 2024.
Iniziativa è già partner di consorzio del progetto europeo SURE5.0, che sostiene la transizione industriale di PMI coinvolte nell’adeguamento dei propri sistemi produttivi, facendo leva sulla digitalizzazione e sulle tecnologie abilitanti, e, al contempo, promuovendo i principi chiave di Industria 5.0.
La selezione di Iniziativa come membro della CoP 5.0 ne rafforza il posizionamento come esperti emergenti di questo paradigma industriale, in attesa del piano Impresa 5.0 preannunciato dal Ministro per le imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, lo scorso giugno.
Il piano è attualmente parte delle consultazioni sulla revisione dei capitoli di bilancio del Pnrr tra Roma e Bruxelles, e si tradurrebbe in una manovra da oltre 4 miliardi per consentire alle imprese, attraverso un meccanismo di crediti fiscali, di accelerare sulla strada dell’innovazione facendo leva su tecnologia, sostenibilità digitale, formazione e strumentazione.
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Immagine: European Cluster Collaboration Platform