Al fine di favorire lo sviluppo della microelettronica e dei semiconduttori, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) metterà a disposizione 3,2 miliardi di euro provenienti dal Fondo per i microprocessori.
Queste risorse residue serviranno, in linea con il più ampio Chips Act europeo, a supportare le imprese che intendono aprire nuovi stabilimenti o riconvertire siti industriali già esistenti al fine di favorire le fasi di progettazione e design, fabbricazione, assemblaggio e packaging della filiera dei semiconduttori.
L’obiettivo è diminuire entro il 2030 la dipendenza delle imprese italiane appartenenti ai settori industriali a più alto fabbisogno di chips: auto, energie rinnovabili, difesa, tlc e intelligenza artificiale.
Fonte foto: CorCom