Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato il decreto che assegna 300 milioni di euro a sostegno di progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la competitività delle piccole e medie imprese della Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) e, in particolare, materiali avanzati e nanotecnologia, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale.
Potranno presentare domanda imprese industriali, agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale e, come co-proponenti del progetto, imprese agricole e organismi di ricerca.
Ai fini dell’ammissibilità le imprese devono:
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
- disporre almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, con almeno 2 dichiarazioni dei redditi presentate;
- non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento.
Sono ammissibili progetti innovativi collaborativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, che facciano utilizzo delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), in coerenza con le aree tematiche della cosiddetta “Strategia nazionale di specializzazione intelligente”.
- materiali avanzati e nanotecnologia;
- fotonica e micro/nano elettronica;
- sistemi avanzati di produzione;
- tecnologie delle scienze della vita;
- intelligenza artificiale;
- connessione e sicurezza digitale.
Ai fini dell’ammissibilità i progetti devono:
- essere realizzati nelle regioni meno sviluppate (Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna);
- prevedere spese ammissibili comprese tra € 1 milione e € 5 milioni, e comunque non superiori al 60% della media del fatturato relativo agli ultimi due anni;
- avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi;
- essere avviati entro 3 mesi dalla data di emanazione del decreto di concessione.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di:
- un contributo diretto alla spesa per una percentuale massima pari al:
- 35% dei costi ammissibili per le piccole imprese;
- 30% dei costi ammissibili per le medie imprese;
- 25% dei costi ammissibili per le grand imprese;
- 60% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale per gli Organismi di ricerca;
- 40% dei costi ammissibili per attività di sviluppo sperimentale per gli Organismi di ricerca;
- un finanziamento agevolato, nel limite del 50% dei costi ammissibili complessivi, di durata massima di 8 anni (con massimo 3 anni di preammortamento dal decreto di concessione) ed un tasso agevolato pari al 20% del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni.
Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero con successivi provvedimenti.
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