Iniziativa ESG Newsletter | Aprile 2025

Omnibus, il Parlamento europeo approva lo “stop the clock” per la CSRD e CSDD

Il Parlamento europeo ha approvato la proposta Omnibus “stop-the-clock” con una larga maggioranza, rinviando l’applicazione della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e della CSDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive). La misura è ora in attesa dell’approvazione formale del Consiglio europeo per fissare le nuove scadenze, dando alle aziende maggiore certezza sui tempi di implementazione.

Il voto, che ha visto 531 favorevoli, 69 contrari e 17 astenuti, ha ottenuto un ampio consenso, superiore rispetto alla precedente procedura d’urgenza. Questo segna un passo positivo verso la definizione delle nuove tempistiche per la rendicontazione della sostenibilità, con una gestione più chiara delle scadenze e delle aspettative.

Tuttavia, alcuni gruppi, tra cui quelli di estrema destra, hanno cercato di rallentare ulteriormente l’adozione, proponendo modifiche radicali come un rinvio più ampio delle scadenze previste dalla CSRD e dalla CSDD. Sebbene questi emendamenti non siano stati approvati, evidenziano la diversità di opinioni sul tema.

Per maggiori dettagli sui prossimi passi e gli sviluppi relativi alla CSRD e CSDD, leggi l’articolo completo: Link

L'UE lancia un nuovo standard per facilitare l'accesso delle PMI ai finanziamenti sostenibili

La Piattaforma sulla Finanza Sostenibile dell’UE ha introdotto un nuovo standard per supportare le PMI nell’accesso ai finanziamenti legati alla sostenibilità, semplificando la rendicontazione ESG. Questo quadro volontario aiuterà le istituzioni finanziarie a classificare i prestiti alle PMI come finanziamenti sostenibili, riducendo gli oneri amministrativi.

Le PMI, che rappresentano oltre il 50% del PIL europeo e il 63% delle emissioni di CO, sono essenziali per la transizione climatica, ma incontrano difficoltà nell’ottenere finanziamenti. Il nuovo standard, inizialmente focalizzato su obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, evolverà per includere altri obiettivi ambientali. Inoltre, verranno semplificati i processi di rendicontazione e allineamento con la legislazione UE.

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Clean Industrial Act: le linee d’azione dell’UE per aumentare competitività e sicurezza energetica

Il Clean Industrial Act della Commissione europea mira a rafforzare la competitività dell’industria europea, affrontando il divario di innovazione con altre potenze globali, migliorando l’efficienza energetica e aumentando la sicurezza nell’approvvigionamento delle risorse critiche. Tra le principali sfide identificate ci sono i costi energetici elevati e la dipendenza da fornitori esterni di materie prime.

Il Piano si articola su due pilastri fondamentali: energia accessibile e economia circolare. Le misure proposte includono la riduzione dei costi energetici per le industrie e l’accelerazione dell’elettrificazione dell’economia, nonché un forte impegno nella promozione del riciclo e della gestione sostenibile delle risorse. Il Clean Industrial Deal prevede anche una crescita significativa del settore della rigenerazione economica, con la creazione di nuovi posti di lavoro verdi.

Tuttavia, le ambizioni di questo piano sono accompagnate da sfide finanziarie significative, con un obiettivo di investimenti che potrebbe non essere sufficiente per raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati. Il successo di queste misure dipenderà dalla cooperazione tra i Paesi membri e da un impegno coordinato a livello nazionale.

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EFRAG avvia una consultazione pubblica sulla revisione degli ESRS: verso una semplificazione strategica del reporting di sostenibilità

EFRAG ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere input qualificati sulle proposte di revisione del Set 1 degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), cuore architetturale degli obblighi di rendicontazione in ambito ESG. La consultazione, aperta fino al 6 maggio 2025, si inserisce nel solco delle iniziative della Commissione Europea per semplificare e rendere più efficaci i requisiti normativi, anche alla luce dei riscontri dei primi utilizzatori.

Le aree oggetto di confronto includono: razionalizzazione degli indicatori obbligatori, maggiore chiarezza sulle disposizioni, rafforzamento della coerenza normativa UE, focus sulla materialità per evitare oneri eccessivi, e incremento dell’interoperabilità con gli standard globali.

L’iniziativa rappresenta un momento strategico per imprese, preparatori e stakeholder: un’opportunità concreta per incidere sulla qualità e sull’efficienza del framework europeo di sostenibilità, in coerenza con gli obiettivi del Green Deal.

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Casi di Successo

1.9 mld € Investimenti produttivi supportati   |  435 mld € Investimenti in Ricerca & Innovazione agevolati   |   200 Clienti attivi con centinaia di operazioni concluse   |   100 Operazioni di Project Financing/PPP supportate  |  1.9 mld € Investimenti produttivi supportati   |  435 mld € Investimenti in Ricerca & Innovazione agevolati   |   200 Clienti attivi con centinaia di operazioni concluse   |   100 Operazioni di Project Financing/PPP supportate   |  

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